La sala “BLU” del Centro Civico Buranello è stata arricchita di una bellissima e storicamente rilevante novità: una vetrina nella quale sono esposti, con ottima possibilità di poterli ammirare, diversi importanti oggetti del periodo d’oro di San Pier d’Arena, con le sue numerosissime fabbriche, aziende manifatturiere, attività a supporto di quelle maggiori, ecc. Ci riferiamo a diverse pietre litografiche che venivano usate per stampare le latte di prodotti vari, nonché a parecchie “mascherine”, ovvero sottili lamine di metallo sulle quali venivano praticate incisioni corrispondenti a scritte da apporre sulle confezioni e sui cartoni in partenza. Si tratta di opere che non esitiamo a definire di “artigianato artistico”, in quanto gli autori dovevano aver usato tecniche pittoriche estremamente precise ed anche sofisticate per l’incisione delle pietre (ciascuna pesante diversi chili) che venivano inserite nelle grandi macchine litografiche (termine che significa “grafia con le pietre”) per poi stampare la banca stagnata e formarla sulle misure richieste dai mercati. Infatti le pietre così incise “scrivevano”, ma per farlo bene dovevano essere state a loro volta accuratamente incise sin nei più piccoli particolari. Le “mascherine” di banda stagnata venivano posizionate sui cartoni pronti alla spedizione e con pittura a pennello o a spruzzo si scrivevano i dati essenziali del produttore, del prodotto ecc.
Era noto da tempo che nei magazzini ci fossero questi “cimeli”, ma il loro recupero appariva assai arduo per non dire utopistico. Nei giorni scorsi la direzione del Centro Civico Buranello ha dato il via a questa prima tappa per il recupero tanto atteso e gli operai coordinati da Stefano Fasciolo hanno ripulito i reperti ed hanno escogitato l’approntamento della vetrinetta utilizzando materiali che erano destinati al macero, ottenendo un risultato davvero pregevole sotto vari aspetti. Vivissimi complimenti dunque a chi ha ideato e realizzato questa idea semplice e geniale nello stesso tempo, senza costi ed a vantaggio della cittadinanza che avrà così un’altra occasione per poter fruire della meravigliosa storia di quella che fu definita come la “Manchester d’Italia”.
Pietro Pero