A metà giugno si sono svolte a Genova due manifestazioni di alto livello di danza classica collaterali al tradizionale appuntamento con l’attuale evoluzione del prestigioso Festival del Balletto di Nervi (che fu la prima manifestazione interamente dedicata alla danza nell’Italia nel Dopoguerra e che tutt’oggi prosegue con immutato successo sottoforma di Nervi Music Ballet Festival, in scena fino alla fine di luglio nella splendida cornice dei Parchi di Nervi).
La prima, dal 14 al 16 giugno, è stata Il sogno di Nervi, intensa terza edizione del Memorial del Festival internazionale del balletto di Nervi, dedicato al suo fondatore, Mario Porcile e alle sue Stelle, con l’ottima direzione artistica di Simona Griggio. In questo ambito si sono susseguiti vari eventi: un Master class di danza nella sala ballo del Teatro Carlo Felice con celebrità internazionali dello storico Festival di Nervi, riprese nei Parchi di Nervi con gli allievi del territorio in dialogo con le immagini storiche, il Premio Mario Porcile al Teatro della Gioventù per la rassegna delle scuole di danza in omaggio al fondatore e la proiezione di vari, coinvolgenti filmati tematici. Della manifestazione sono state protagoniste grandi stelle (tra queste Paola Cantalupo, genovese, étoile dei Balletti di Montecarlo, oggi alla guida dei Pôle national supérieur de danse Rosella Hightower di Cannes e del Centre international de danse di Marsiglia; Loredana Furno, già prima ballerina del Teatro Regio di Torino, poi fondatrice del Balletto Teatro di Torino e dei Festival Danza alla Fortezza del Priamar di Savona e di Acqui in Palcoscenico, da poco nominata Cavaliere della Repubblica; Pompea Santoro, per 25 anni prima ballerina della compagnia svedese Culberg Ballet diretta dal coreografo Matt Ek che, celebre protagonista di tante creazioni di quest’ultimo, fra cui le memorabili Giselle e Carmen, nel 2012 ha fondato a Torino il Pompea Santoro EkoDance Project, progetto di alta formazione con l’omonima compagnia, riconosciuto da Mic e Regione Piemonte).
Ma protagonisti sono stati anche ragazzi e ragazze della danza di oggi, a cui sono state offerte borse di studio in accademie internazionali e occasioni di divertente confronto con la memoria storica. Tra queste promesse per il futuro della danza classica si è distinto un ragazzo, di cui sentiremo ancora molto parlare, cresciuto e parzialmente formatosi nei nostri quartieri, tra San Teodoro e San Per d’Arena: Edoardo Baghino, 15 anni (nella foto, figlio del noto scrittore Roberto), che si è aggiudicato il prestigioso Premio Miglior talento al Memorial Mario Porcile.
Edoardo ha fatto il bis (e anche il ter) nel secondo importante evento riguardante la danza classica da segnalare, tenutosi sabato 22 giugno nella splendida cornice di Villa Bombrini: l’International Dance Festival & Competition “Around the World”, con danzatori provenienti da tutta Europa sotto la direzione di Raissa Salakhova e con una prestigiosa giuria internazionale. In quest’altra ambita rassegna di giovani talenti Edoardo ha vinto addirittura due premi: si è classificato al primo e secondo posto nella sezione Solisti Junior, rispettivamente con le variazioni Paquita e Colas.
Nonostante la giovane età, Edoardo Baghino ha già un curriculum di tutto rispetto, avendo studiato all’Opera di Roma e alla Scala di Milano, dove ha partecipato a tutte le repliche delle rispettive edizioni dello Schiaccianoci, oltre ad aver svolto importanti stage internazionali.
A luglio si profila una nuova prestigiosa manifestazione: il Youth America Grand Prix, la cui organizzazione, nell’ambito di un circuito di danza giovanile internazionale, ha condotto una selezione in tutto il mondo tra ragazze e ragazzi talentuosi per la settimana dei balletti di Nervi.
Tra questi ci sarà, naturalmente, anche il giovane e virtuoso Edoardo Baghino.
Marco Bonetti