(foto di Fabio Bussalino©) Stamattina, 29 dicembre, alle 11.30, c’è stata finalmente l’inaugurazione ufficiale del servizio che restituisce ai cittadini il collegamento in ascensore tra via Cantore e Corso Scassi, sede del terzo ospedale genovese. Presente il sindaco Marco Doria,la cerimonia ha avuto inizio con un saluto da parte di Anna Maria Dagnino, assessore alla Mobilità e Traffico. Dagnino ha ricordato che il vecchio impianto, entrato in funzione nel 1977, era stato poi fermato nel 2007, alla scadenza delle vita tecnica trentennale. I due vecchi ascensori si raggiungevano solo dopo aver percorso un lungo tunnel di 150 metri che si concludeva con una curva cieca. Questo aspetto non era particolarmente gradito all’utenza ma nonostante questo, il servizio era molto utilizzato. Per questa ragione, quando, grazie al Piano Operativo Regionale e alla possibilità di utilizzo di fondi europei, si è aperta la possibilità di un finanziamento concreto, la scelta è caduta sul ripristino del servizio.
Un mezzo di trasporto sostenibile, che manderà in pensione il bus HS Amt. Erano presenti tra gli altri, l’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni Gianni Crivello, l’Assessore alla Scuola, allo Sport e alle Politiche Giovanili Pino Boero, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Imprenditoria Edoardo Rixi, il deputato Lorenzo Basso, sampierdarenese d’origine, il presidente del Municipio Franco Marenco, la consigliera comunale Monica Russo. La cabina, che in ottanta secondi porta fino a trenta passeggeri a destinazione, effettua un primo percorso in orizzontale per poi salire in obliquo fino ad arrivare di fronte all’ingresso del Pronto Soccorso. Per il momento il servizio si effettua solo al pomeriggio, fin dalle 13.30, per favorire l’utenza dell’Ospedale Scassi. Concluso il periodo di rodaggio, funzionerà a pieno regime. il biglietto singolo costerà 90 centesimi, ma fino al 31 dicembre si potrà usufruire gratuitamente del servizio.
Marilena Vanni
Dati tecnici
È stato scelto un impianto unico che consente di evitare il fermo della cabina durante il cambio di inclinazione tra il tratto orizzontale e quello verticale. La via di corsa sulla quale scorre la cabina è costituita da due tratti, uno rettilineo in orizzontale e un secondo verticale inclinato, a conclusione della corsa a monte; il raccordo è costituito da un tratto a curvatura variabile.
L’impianto può essere considerato a tutti gli effetti un ascensore ad inclinazione variabile, rientrante nella tipologia contemplata nella norma europea.
L’impianto, che ha una portata di 2.250 kg con capienza massima di 30 persone, è movimentato per mezzo di un argano posizionato sotto la fermata di via Cantore. L’ascensore principale è affiancato, sul tratto inclinato, da un ascensore ausiliario utilizzato per il soccorso dei passeggeri in caso di fermo dell’impianto.
L’ascensore è controllato da un sistema di video sorveglianza che copre tutte le aree sensibili, cabina compresa.
Il nuovo ascensore si caratterizza per un forte carattere innovativo, nella tradizione della no-stra città, e insieme risponde ad esigenze tutte contemporanee di una mobilità più compatibile con l’ambiente, trasferendo gli spostamenti dei cittadini dalla gomma a impianti in se-de fissa.
Sviluppo totale della linea: 135.70 m
Lunghezza tratto orizzontale: 95.28 m
Lunghezza tratto inclinato: 33.75 m
Dislivello totale: 29.50 m
Inclinazione tratto inclinato a pendenza costante: 54°
Velocità massima di traslazione nel tratto orizzontale: 3.5 m/s
Velocità massima di traslazione nel tratto incllinato: 1.5 m/s
Capacità di trasporto della cabina: 2250 kg – 30 persone
Tempo minimo medio per una corsa: 80 s
Numero massimo di cicli / ora: 14
Portata massima oraria: 420 persone/ora
Sono contenta che sia stato riaperto e con una tecnologia tale da evitare il lungo corridoio, però….10 anni sono veramente troppi. Le autorità presenti anzichè festeggiare l’evento avrebbero dovuto solo porgere le scuse ad una cittadinanza che, secondo gli ultimi dati ISTAT, è la più vecchia d’Italia (ma anche d’Europa) con under 65 che non ha eguali in nessun altro paese. E chi, se non le persone più in difficoltà, ha avuto in questo decennio i disagi maggiori?
Felicissimo per l’ascensore, anche perché ogni opera che contribuisce a riqualificare qualche quartiere di Sampierdarena è benvenuta, ma del “sarcofago” all’angolo di Corso Scassi vale a dire l’ex ascensore fatto e dismesso in poco tempo, che ne facciamo? Altro “bruco” delle passate amministrazioni comunali.
Il nuovo ascensore e’ utile, funzionale e innovativo. Aspettato da anni…giacché e’ stato deciso di deturpare (se vogliamo essere buoni diciamo “utilizzare”) una bella fetta di Villa Scassi, forse poteva essere spostato poco più all’interno: Così i pochi posti auto che c’erano verranno rimossi. Non solo: La pista gialla per non vedenti corre quasi sul ciglio della strada e giacché sono tanti i piloti di formula uno che si allenano nei circuiti cittadini sarebbe stato meglio proteggere il marciapiede in maniera intelligente. I politici avrebbero dovuto ringraziare i cittadini per la pazienza, per i sacrifici fatti in assenza del vecchio ascensore e per le tasse pagate che in parte sono state usate per la costruzione. Si, perché sembrano sempre loro regali e mai nostri diritti.