La rampa di via Cantore per l’accesso alla sopraelevata, che doveva restare chiusa dalle 21 di martedì 20 marzo alle 6 di mercoledì 21, questa mattina, alle 8 e 30, era ancora sbarrata dai newjersey causando una coda chilometrica, sia da ponente sia dalla Valpolcevera. Il blocco mattutino della rampa di via Cantore ha provocato il tilt della circolazione verso levante. La chiusura in orario notturno prevista per il 19 marzo, e poi spostata al giorno successivo, è servita per la predisposizione della segnaletica orizzontale sulla sopraelevata con paletti catarifrangenti, necessaria a incanalare in maniera più fluida i veicoli provenienti dalla rotatoria Milano-Cantore-Francia. Si doveva trattare di una prova “simulativa” per raccogliere maggiori informazioni sull’impatto che avranno i lavori di riqualificazione del Nodo San Benigno. A quanto pare la simulazione notturna non ha dato risultati significativi. La chiusura della rampa nelle ore di punta del mattino ha fornito, invece, un segnale preciso per San Pier d’Arena: ogni giorno ci saranno code interminabili e via Cantore diverrà una camera a gas a cielo aperto.
(le foto sono di Andrea Sinisi)
“Code interminabili in Via Cantore”? Era il minimo che i “soloni” della circolazione e del traffico avrebbero potuto prevedere, o no? Speriamo, davvero, che se la càvino con altre lungimiranze! Auguri!!!
Credo che nessuna sia sorpreso nell’apprendere quanto sopra. Nessuno si rende conto che la rampa in Via Milano è pressochè inutile e mal posizionata sia per ci proviene da Via di Francia, che da Via Milano vecchia che da Via Cantore e che è inevitabile che causi ingorghi. Il test dovrebbero farlo per una settimana, forse lo capirebbero.
accettiamo scommesse
Logica vs Idiozia
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Purtroppo la logica mira al mantenimento della rampa di via Cantore, e si sà….il mondo gira alla rovescia…
Quando non si partecipa alle elezioni si lascia che altri abitanti di altri quartieri si eleggano il loro sindaco, e allora bisogna subire le imposizioni dei levantini che hanno votato Bucci espressione di San Martino-Albaro, Quarto e Nervi da cui proviene. La prossima volta si spera che Sampierdarena si svegli.
La coda alle 9,30, e penso anche dopo quell’orario, era chilometrica anche in uscita dal casello Genova Ovest sulla rampa per imboccare la sopraelevata, poiché la carreggiata all’inizio della sopraelevata con la nuova segnaletica è ristretta ad una sola corsia di marcia. Il traffico dopo l’imbocco e il superamento della rampa proveniente da Via di Francia era normale, ma è chiaro che gli ingorghi si formano e si formeranno in altri punti: Via Cantore (anche a causa dei semafori non sincronizzati Via Cantore – Novotel e palazzo Lancia), ma soprattutto in uscita dal casello autostradale. C’è da chiedersi cosa accadrà in estate, quando il traffico aumenterà per i vacanzieri che dovranno imbarcarsi sui traghetti.
il 26 ottobre dello scorso anno, durante la colazione con i cittadini, il sig. Sindaco Bucci si è dichiarato fermamente contro l’abbattimento della rampa ed ha solennemente aggiunto che lo avrebbe contrastato con tutte le sue forze. Oggi si dichiara impotente e dice che non può farci nulla, esattamente come disse tale Ponzio Pilato circa 2000 anni fa.
P.P.
Non voglio difendere nessuno ma se fosse stato facile evitare l’abbattimento della rampa credo che l’attuale Sindaco e la sua Giunta provvederebbero di corsa guadagnandosi, una popolarità senza precedenti. Evidentemente per sconvolgere un progetto già approvato dalla Giunta precedente ci saranno problemi, vincoli ed eventuali sanzioni civili e penali talmente pesanti da rendere praticamente impossibile tornare indietro. Un consigliere Municipale capogruppo di un partito politicamente vicino al Sindaco precedente, ha dichiarato in una intervista a Primocanale che il Municipio Centro Ovest aveva già allora votato inutilmente contro l’abbattimento della rampa. In quel frangente è servita a poco anche la manifestazione promossa dalle Officine Sampierdarenesi che ha contato la presenza di numerosi cittadini tra i quali la sottoscritta. Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e responsabilizzare sì l’attuale Amministrazione sulla necessità di prendere i dovuti provvedimenti, ma senza criminalizzarla per non essere in grado talvolta di porre rimedio ai disastri altrui, e bisogna farlo senza essere condizionati dalle proprie appartenenze politiche che purtroppo hanno un peso davvero eccessivo nelle valutazioni individuali.
Volevo commentare ,la considerazione del Sign.Aniello Arpaia: Non mi pare che i Sampierdarenesi non siano andati a votare ,anzi è evidente che abbiano votato in massa e in maniera contraria a quelli che ci hanno governato per un trentennio! che, con le loro scelte sbagliate, hanno condannato Sampierdarena!! ( una su tutte Fiumara )che ha ammazzato buona parte del commercio.Che dire del ( POR) progetti che non, ne è andato a buon fine uno e mi fermo qui perchè il resto si commenta da solo !!!Mi permetto di dire con molto rispetto che forse i sampierdarenesi si sono fidati troppo !! anzi dovevano svegliarsi prima !!E’ TROPPO COMODO E FACILE ADDOSSARE COLPE E RESPONSABILITA A CHI E’ ARRIVATO DOPO