Ora lo stop non è più ‘momentaneo’, come è successo ripetutamente nell’ultimo mese. Come si sa, grandi speranze nella popolazione aveva suscitato la notizia della riapertura, lo scorso 23 aprile, dell’ascensore Cantore-Scassi, essenziale per raggiungere l’ospedale Villa Scassi e collegare le zone circonvicine alla principale arteria stradale sampierdarenese. Superato il controllo dell’Ustif (Ufficio Speciale Trasporti a impianti fissi), l’impianto, rimasto fermo per circa nove mesi, era stato ufficialmente rimesso in servizio dopo un ulteriore imprevisto stop avvenuto durante il pre-collaudo. Poi il servizio è andato avanti, ma a singhiozzo, capitando, come già il 24 aprile, che l’impianto fosse temporaneamente fermo durante la giornata per poi riprendere fino allo stop successivo. Sono stati fatti vari tentativi di riparazione del malfunzionamento da parte dei tecnici specializzati, ma sinora senza esito. Da ultimo si era limitato a dieci il numero di passeggeri ammessi in luogo dei trenta trasportabili, nella speranza di evitare una situazione incresciosa ripetutasi più di una volta: cabina bloccata con dentro malcapitati utenti. Ora sono alcuni giorni che la situazione è di ‘fermo stabile’. L’Amt ha provveduto a ripristinare il servizio di mini-bus sostitutivo HS. La vicenda dell’ascensore Cantore-Scassi desta non pochi malumori tra la popolazione. Come si sa, dopo dieci anni di stop e una spesa di circa 5 milioni di euro (finanziata dalla UE per circa quattro milioni), l’impianto era stato integralmente ricostituito con una formula innovativa a cremagliera che, partendo da Via Cantore, consente alla cabina un percorso prima orizzontale e poi su piano fortemente inclinato sino a giungere alla stazione superiore di corso Scassi. E viceversa. L’impianto è stato inaugurato a fine febbraio 2017. Ma già a giugno del 2017 aveva cominciato a funzionare a singhiozzo per guasti tecnici sinora rivelatisi invincibili. A fine luglio, dieci mesi fa, era intervenuto lo stop ‘temporananeo’. Ora siamo di nuovo punto e a capo. Però lo stop non è più né ‘temporaneo’ né ‘momentaneo’. Il cartello ora dice: “impianto fermo per guasto”. Fino a quando?
MB
Difficile trovare una presa per i fondelli migliore di questa. La giunta comunsle precedente, municipio compreso, ha fatto la inaugurazione per fregola pre elettorale ben sapendo che molto restava da fare; quella attuale si è esposta in solenni impegni già miseramente smentiti almeno due volte. Nel frattempo speriamo almeno che i costruttori non siano stati pagati, altrimenti la vicenda fa il paio con quella della “granella che si sgranella” dei marciapiedi di via cantore, poi ricoperti di asfalto per la serie: l incapacità è sempre di moda.
Pietro Pero