Usiamo l’avverbio “finalmente” a ragion veduta, dato che le richieste dei cittadini risalivano agli anni scorsi e iniziava a prevalere quel senso di frustrazione che spesso accompagna i rapporti tra municipio e cittadini. Riassumiamo per i lettori che non ricordassero i fatti. Dal 2017 si era formato un comitato di cittadini che sollecitava interventi nella via, evidentemente lasciata nel dimenticatoio da molto tempo. Nel 2019 pareva che la situazione fosse migliorata dato che la giunta presieduta da Renato Falcidia aveva effettuato sopralluoghi ammettendo la necessità di interventi sotto vari aspetti e promettendo soluzioni sia per l’annosa questione dello spazio verde antistante il civico 6/a, sia per l’asfaltatura già allora ridotta malamente con rischi per motociclisti e caviglie dei passanti. Durante l’estate del 2019 l’annuncio solenne: “entro luglio, massimo primi agosto via La Spezia verrà asfaltata!”. Purtroppo queste parole si rivelarono una bella presa in giro, dato che non si presentò Aster, ma l’azienda Open Fibra la quale in precedenza aveva posizionato i cavi per la fibra ottica e semplicemente ripristinò la striscia di asfalto secondo gli obblighi contrattuali che aveva sottoscritto con il Comune, però i nostri amministratori locali volevano far credere che si sarebbe asfaltata tutta la strada con fondi “miracolosamente” trovati. In realtà il municipio non spese un centesimo e la strada rimase praticamente tale e quale a prima, con l’eccezione di una nuova striscia di asfalto accanto alle buche preesistenti. Una vera presa in giro che fu subito smascherata e che si commenta da sé. Cambiata la giunta i cittadini sono tornati ad insistere per cercare di far inserire Via La Spezia nel programma di lavori ordinari di manutenzione e finalmente, è il caso di dirlo, la mattina del 25 ottobre il problema è stato avviato a soluzione dalla attuale giunta presieduta da Michele Colnaghi. Resta aperto l’annoso caso dello spazio verde che l’ufficio Patrimonio del Comune per decenni non aveva inserito tra le proprietà pubbliche per una banale dimenticanza, lasciando quindi intendere a tutti che quell’area fosse ancora privata mentre in realtà era stata donata negli anni ’60 e accettata solennemente dal Comune di Genova. Per il momento si è provveduto una sola volta allo sfalcio delle erbacce e parrebbe che presto l’operazione venga ripetuta. Occorrerà comunque decidere e intervenire radicalmente per eliminare l’attuale pessimo uso fatto da decine di proprietari di cani i quali considerano quei pochi metri quadri come il W.C. dei loro amici a 4 zampe. Certamente è meglio che i loro bisogni li facciano lì piuttosto che sui marciapiedi però, ci dicono i residenti, l’avere sotto le finestre un gabinetto a cielo aperto non è proprio una delizia, specie in estate e poi quali conseguenze alla lunga genererà per la salute pubblica?
Pietro Pero