Era il 13 febbraio 2013 quando il grande Ezio Baglini ci ha lasciato: nove anni senza di lui, senza la sua immensa umanità, senza la sua grande cultura, senza il suo grande amore per San Pier d’Arena. Quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e con lui hanno vissuto momenti indimenticabili lo porteranno sempre nel cuore, ma, purtroppo, la classe politica che ci amministra non ha fatto nulla per ricordare la sua grande figura. Anni fa Il Gazzettino aveva proposto di dedicargli il piccolo giardino di via Cantore, dove c’era un tempo la biblioteca Gallino e la redazione del nostro giornale, ma la richiesta era stata archiviata. Ora torniamo alla carica, con la speranza che qualcuno ci ascolti. Ad esempio perché non dedicargli una delle tante sale del Centro Civico Buranello? Ora i tanti spazi del CCBur hanno il nome di colori: perché non chiamarle con i nomi di personaggi che hanno dato molto a San Pier d’Arena tra i quali il nostro grande Ezio? Ezio, per noi del Gazzettino, era fondamentale, unico, irraggiungibile. Lui che amava la sua San Pier d’Arena e dalla sua San Pier d’Arena era riamato, prima per le sue grandi doti di medico e dopo per la sua dedizione alla vita associativa e culturale della “piccola città”. Lui, che di San Pier d’Arena sapeva tutto, ci ha lasciato un immenso patrimonio di ‘sapere’ che noi conserveremo gelosamente per far conoscere a tutti chi era il grande Ezio Baglini.
Grazie Ezio, per noi del Gazzettino sarai sempre il migliore.
Stefano D’Oria
L associazione “I Cercamemoria della Biblioteca Gallino” commemorera’ il Dott. Ezio Baglini, giustamente ricordato dal Gazzettino, durante l incontro che si terrà nell auditorium del Centro Civico il giorno 25 di questo mese, dalle 17 alle 19. Racconteremo, con la collaborazione del Gazzettino, le piccole e medie attività sampierdarenesi da metà ottocento a metà novecento. Assieme a Ezio Baglini ricorderemo altre tre colonne di San Pier d’Arena, Giuseppe Majocco, Raffaele Palomba. Alfredo Remedi. Prenotatevi a
conoscisanpierdarena@gmail.com. Grazie!
Pietro Pero